Un mosaico a tessere nere e scaglie di marmi policromi, provenienti da diverse cave del Mediterraneo, è emerso nel corso degli scavi archeologici in corso, fino alla fine di agosto, nell’area di Campo della Fiera, a Orvieto. Dopo il mosaico in bianco e nero raffigurante soggetti marini e la fornace a forma rotonda dove nel terzo secolo avanti Cristo si cuocevano ceramiche, ora un nuovo ambiente a ridosso dell’atrio della prestigiosa residenza romana, sede del magistrato che presiedeva le annuali riunioni presso il Fanum Voltumnae, ha restituito l’elegante mosaico.
Il centro della stanza è decorato da un quadro con un fiore a quattro petali.
“Questo tipo di pavimento chiamato dai Romani ‘scutulatum’ – spiegano gli archeologi – era assai costoso sia per l’esecuzione che per i preziosi materiali impiegati”.